Il Diriyah Art Futures, progettato dallo studio romano Schiattarella Associati, è il primo centro di arti digitali e immersive del Medio Oriente. Questo museo rappresenta un importante passo nel vasto programma di investimenti Vision 2030 della capitale saudita, Riyadh. L’opera è solo un esempio degli innumerevoli interventi firmati Made in Italy che stanno raggiungendo l’Arabia Saudita, nel suo progetto di diversificazione economica e di sviluppo infrastrutturale.
Museo Diriyah Art Futures: i Dettagli
Il Diriyah Art Futures, il primo centro di arti digitali e immersive del Medio Oriente, rappresenta una pietra miliare culturale e tecnologica per l’Arabia Saudita.
La sua inaugurazione, avvenuta il 26 novembre 2024, ha segnato l’inizio di un evento che si protrarrà fino al 25 febbraio 2025, offrendo al pubblico un’esperienza unica.
La mostra inaugurale è stata dedicata alla media art, esplorando l’evoluzione dell’arte computazionale dagli anni ’60 fino alle più avanzate innovazioni nel campo dell’intelligenza artificiale.
Questo viaggio nel tempo celebrerà l’interazione tra arte e tecnologia, evidenziando l’impatto creativo delle innovazioni digitali sulla produzione artistica contemporanea.
Dal punto di vista architettonico, il progetto è stato curato da Amedeo Schiattarella, che ha concepito il museo come un’opera contemporanea perfettamente integrata nel contesto storico di Diriyah.
Il design richiama le forme tradizionali saudite, utilizzando materiali locali come la terra pressata, un omaggio al paesaggio e alla tradizione edilizia della regione.
Inoltre, il progetto incorpora elementi della storia ottomana, aggiungendo profondità storica e culturale alla struttura.
Questa fusione di tradizione e modernità rende il Diriyah Art Futures non solo un luogo di esposizione, ma un simbolo della visione dell’Arabia Saudita per un futuro innovativo, ancorato alle sue radici culturali.
La posizione del museo è altrettanto suggestiva: sorge sul costone del Wadi Hanifa, nelle vicinanze del sito UNESCO di At-Turaif, offrendo uno sfondo storico di grande prestigio.
Al suo interno, il museo comprende spazi multifunzionali che vanno oltre le semplici aree espositive.
Tra questi si annoverano atelier, laboratori, residenze per artisti, un auditorium e un centro di formazione.
Queste strutture non solo accoglieranno visitatori e appassionati d’arte, ma forniranno anche un ambiente stimolante per artisti e studiosi, trasformando il museo in un vero e proprio laboratorio creativo.
La mostra inaugurale del Diriyah Art Futures ha presentato un’impressionante selezione di opere di pionieri dell’arte computazionale, tra cui:
- Vera Molnár, una delle prime artiste a utilizzare il computer nella creazione artistica;
- Manfred Mohr, noto per le sue composizioni astratte generate algoritmicamente;
- Ryoji Ikeda, celebre per le sue installazioni audiovisive immersive;
- Muhannad Shono, un rinomato artista saudita che fonde tecnologia e tradizione.
Questi artisti, ognuno con il proprio linguaggio espressivo, danno vita a un’esplorazione affascinante dei confini dell’arte e della tecnologia, posizionando il Diriyah Art Futures come un centro di eccellenza internazionale nel panorama artistico contemporaneo.
Jérôme Neutres, ex direttore della Réunion des Musées Nationaux-Grand Palais di Parigi, ha dichiarato che la mostra esplora come gli artisti contemporanei stiano ridefinendo i confini dell’arte attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale e della tecnologia computazionale.
Il Made in Italy arriva in Arabia Saudita
Il Diriyah Art Futures non è solo un museo, ma un laboratorio creativo che mira a esplorare le possibilità offerte dalla tecnologia nel mondo dell’arte, posizionandosi come un punto di riferimento per il dialogo culturale e artistico in Arabia Saudita e oltre.
I rapporti tra Italia e Arabia Saudita stanno conoscendo una nuova fase di intensificazione, grazie a progetti strategici come il Diriyah Art Futures, che evidenziano un crescente scambio culturale e tecnologico tra i due Paesi.
Tuttavia, la collaborazione non si limita all’ambito artistico: sempre più italiani stanno guardando all’Arabia Saudita come una terra di opportunità economiche.
Il programma Vision 2030, che mira a diversificare l’economia saudita riducendo la dipendenza dal petrolio, ha aperto numerosi settori a investitori stranieri, offrendo agevolazioni fiscali e supporto alle imprese.
Questo contesto favorevole ha attirato l’interesse di molti imprenditori italiani, in particolare nei settori della tecnologia, della costruzione e del design.
Secondo il Ministero degli Investimenti saudita, negli ultimi tre anni gli investimenti italiani nel Paese sono cresciuti del 25%.
Le politiche fiscali dell’Arabia Saudita sono un ulteriore elemento attrattivo per gli investitori italiani.
Con un’aliquota di imposta sulle società tra le più basse al mondo (20%) e l’assenza di tassazione personale, il Regno rappresenta una meta ideale per chi desidera avviare nuove iniziative imprenditoriali.
Nel 2023, oltre 150 nuove aziende italiane hanno avviato attività in Arabia Saudita, contribuendo a un incremento del 18% nel volume totale di scambi commerciali tra i due Paesi, che ha raggiunto i 5,6 miliardi di euro.
Inoltre, settori come quello delle energie rinnovabili, in cui l’Italia vanta una forte expertise, offrono importanti possibilità di espansione grazie all’impegno saudita nella transizione energetica.
Oltre agli aspetti economici, l’Arabia Saudita si sta trasformando in un hub di innovazione e sviluppo sostenibile, elementi che attraggono professionisti e imprese italiane in cerca di nuovi mercati.
Grandi progetti infrastrutturali come la città futuristica di NEOM e la riqualificazione di Diriyah non solo stanno rivoluzionando il panorama urbano saudita, ma offrono anche opportunità uniche per architetti, ingegneri e aziende italiane.
Questo rafforzamento delle relazioni tra Italia e Arabia Saudita non solo promuove una maggiore integrazione economica, ma contribuisce a costruire un dialogo strategico che beneficia entrambe le nazioni, aprendo le porte a un futuro di collaborazione sempre più solido e promettente.
Così, il Made in Italy è sempre più apprezzato nel Regno e gli Investimenti in Arabia Saudita sono sempre più numerosi.